Officina Rebelde è un gruppo di attivist della sinistra antagonista che si è dato la forma dell' associazione non riconosciuta e che gestisce da molti anni un centro sociale. La nostra associazione si è costituita ormai nel 2007 e le nostre idee di partenza sono state sin dall''inizio orientate dalle esperienze del movimento No Global, che a Seattle e a Genova lottò contro la globalizzazione, dal marxismo libertario del '900, ispirate da alcune pratiche anarchiche, dall'ecologismo e dal femminismo. Abbiamo trovato la sintesi di partenza tra tutte queste tendenze ed aspirazioni nell'esperienza, pratica e teorica, dello Zapatismo in Chiapas. La nostra intuizione e massima aspirazione era quella di rompere con le rigidità e gli schematismi che paralizzavano l'azione politica, con azioni immediate, pratiche, con attività sociali, culturali e mutuali che permettessero di portare l'immediatezza del sociale nel politico.
Crediamo che gli spazi sociali siano una componente importante e vitale contro le politiche che dall’alto ci impongono isolamento e alimentano lotte tra poveri. Il C.s.a. Officina Rebelde è oramai il punto di incontro di una ricca e diversificata comunità umana che si incrocia e si contamina al suo interno, grazie alle sue iniziative e al lavoro quotidiano di molt attivist. Spazi del genere riescono a rappresentare un momento di ricomposizione della precarietà e della frammentazione estrema nella quale si vive dentro le grandi città della crisi.
Noi viviamo gli spazi sociali come luoghi di condivisione, fuori dalle logiche del profitto, di saperi e di arte, di esperienze musicali, umane, di grandi riflessioni, luoghi dove si da vita a laboratori e si sostiene la cultura dello sport, luoghi al di fuori del proibizionismo moralista ed ipocrita della nostra società.
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