06-10-2021
12 Ottobre 2021 - Assemblea Aperta del CSA Officina Rebelde
Il 12 Ottobre 2021 alle 20:00 l'assemblea di Officina Rebelde si riunirà, come spesso usiamo fare, in modalità aperta a chiunque voglia partecipare per contribuire, presentare proposte o semplicemente ascoltare. Questa riunione avrà come tema principale il passaporto sanitario, anche detto *GREEN PASS**. Riportiamo a tal proposito un comunicato che riassume la posizione di Officina Rebelde sul tema.
CONTRO IL GREEN PASS: PER UNA CURA ED UNA VIGILANZA EFFETTIVA CONTRO IL VIRUS
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n.143 del 17 giugno 2021, e successivamente con Decreto-legge n.105 del 23 luglio 2021, Decreto-legge n.111 del 6 agosto 2021 il Governo Italiano ha applicato la misura del Green Pass. Il Green Pass è un certificato digitale che viene rilasciato dopo avere effettuato un tampone negativo, ed in questo caso dura 48 ore, oppure dopo avere effettuato la prima e la seconda dose del vaccino, oppure dopo essere guarite o guariti-* dal covid 19. Esso è obbligatorio per accedere a servizi di ristorazione, spettacoli aperti al pubblico, eventi sportivi, musei e mostre, piscine e palestre, convegni e congressi, centri culturali, centri sociali, concorsi pubblici, mezzi di trasporti a medio-lunga percorrenza e per tutti gli aerei a prescindere dalla durata del volo. Il Green Pass è inoltre obbligatorio per accedere a Scuola ed Università e dal 15 Ottobre in poi sarà reso obbligatorio anche nei posti di lavoro privati.
Noi siamo fermamente contrari al Green Pass. Questo non perchè neghiamo l'esistenza del virus, perchè pensiamo che i vaccini siano inefficaci o perchè aderiamo a strampalate teorie, ma perchè pensiamo che questa misura sia inefficace, discriminatoria e pericolosissima. Noi crediamo che non sia produttivo creare una divisione di diritti e creare cittadini di serie A e cittadini di serie B. Diritti fondamentali, come quello allo spostamento ed all'insegnamento universitario, vanno garantiti a tutti. La campagna vaccinale può e deve proseguire ma senza creare fatture sociali inutili. Il problema non è il vaccino, ma come si intende rispondere collettivamente alla crisi sanitaria. Dobbiamo pensare alle cause e alle risposte all'emergenza sanitaria, si devono guardare i modi in cui la nostra società è organizzata e redistribuisce le risorse. Affrontare questa crisi significa investire nella sanità pubblica, migliorare scuola e trasporti, fermare la catastrofe climatica in cui siamo immersi e abbandonare il sistema degli allevamenti intensivi, che alimenta i virus come quelli del Covid 19.
Il Greenpass non rappresenta alcuna discontinuità in questo senso, continuando a far prevalere la circolazione delle merci sulla sicurezza delle persone e veicolando la deleteria impressione di poter rimuovere non solo rischi di varianti, ma anche del prossimo virus, inevitabile data l'alterazione ambientale in corso.
Inoltre è totalmente errata l’idea che i vaccinati non siano contagiosi: in paesi come Israele e la Gran Bretagna dove la percentuale di vaccinati è altissima, il virus ha ripreso a circolare. Non ha quindi nessun senso la decisione del governo di riaprire molte attività ritenute "pericolose" o, ancora, di eliminare l’indennità Inps di quarantena preventiva. Il sistema sanitario non sta funzionando e il nostro Governo non vuole spendere soldi per potenziarlo, non vuole rendere i tamponi gratuiti, le altre patologie continuano a non poter essere adeguatamente curate.
Di fronte a questa complessità il Greenpass si rivela una risposta inadeguata e classista. Per altri versi dannosa, perché dà l'impressione che la crisi sia superata e non traccia la circolazione del virus.
SIAMO CONTRO IL GREEN PASS. BISOGNA POTENZIARE LA SANITÀ PER COMBATTERE IL VIRUS NON OPPRIMERE CHI NON HA ANCORA DECISO DI VACCINARSI!