17-03-2020
COVID 19, CONTRO IL MASSACRO SOCIALE ED I RESPONSABILI DI QUESTA CRISI
VOGLIAMO ESPRIMERCI ANCHE NOI SULLA EPIDEMIA DA CORONAVIRUS, CHE L'OMS HA APPENA DEFINITO COME UNA “PANDEMIA” E SULLA GESTIONE POLITICA DELLA CRISI CHE IL GOVERNO HA ASSUNTO
Innanzitutto va detto che la gestione della crisi da parte del Governo è stata, tecnicamente, insufficiente, sin dal primo momento. Il Governo Conte ha prima sottovalutato il problema, non predisponendo le strutture sanitarie atte ad affrontare la pandemia e dopo non ha assicurato misure sociali tali da assicurare la sussistenza primaria a larghi strati di popolazione.
IN SECONDO LUOGO VA CONSIDERATO COME L'EPIDEMIA DI COVID19 ARRIVI IN UN CONTESTO NEL QUALE IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO E TUTTO IL TESSUTO SOCIALE SONO STATI IMPOVERITI DA QUARANTA ANNI DI NEOLIBERISMO
se avessimo ancora il rapporto di posti letto per migliaio di abitanti che avevamo agli inizi degli anni ottanta e fino agli anni novanta adesso ci muoveremmo in uno scenario totalmente differente ed avremmo più strumenti per affrontare questa crisi.
PER NON PARLARE DEI TAGLI ALLA SANITÀ IN GENERALE, DEL NUMERO CHIUSO A MEDICINA, COME SE QUESTO PAESE NON AVESSE BISOGNO DI ULTERIORI CONOSCENZE E PRESENZE MEDICHE. O DEI TAGLI EFFETTUATI ALLE STRUTTURE OSPEDALIERE
che hanno lasciato interi quartieri popolari senza presidi importanti: potremmo parlare del Vittorio Emanuele o del Santo Bambino a Catania, degli ospedali di Noto e di Augusta, solo per fare alcuni degli esempi più vicini al nostro territorio. In questa situazione, le persone anziane o quelle immunodepresse, erano già escluse di fatto da qualsiasi cura ed erano già ad elevatissimo rischio, visto che per prenotare una qualsiasi cura specialistica presso le strutture pubbliche passano mesi e mesi.
TUTTO QUESTO MENTRE SPESE COME QUELLE MILITARI VENIVANO CONTINUAMENTE GONFIATE, SPERPERANDO IN INUTILE PATTUME BELLICO DI SECONDA MANO ACQUISTATO DAI NOSTRI ALLEATI AMERICANI
Rispetto a queste responsabilità così consolidate, stratificate e macroscopiche, frutto di anni di ruberie da parte delle nostre classi dominanti, l'atteggiamento dei nostri politici è stato quello di criminalizzare i comportamenti dei singoli, come i viaggi in treno causati dalle fughe di notizie, o come quelli di chiunque violasse disposizioni di quarantena imprecisate e difficilmente interpretabili. Se qualcuno si reca dalla fidanzata per farle visita, rischia l'arresto, se un imprenditore costringe i propri lavoratori e le proprie lavoratrici, a centinaia e migliaia, a recarsi sul luogo di lavoro, a rischio di contrarre il virus, non rischia assolutamente niente
LA DIREZIONE POLITICA È CHIARA: SCARICARE I SCOSTI SUI LAVORATORI DIPENDENTI, SU QUELLI IN NERO, SULLE PARTITE IVA, SU CHI SOFFRE DI PROBLEMATICHE PSICHICHE, SULLE DONNE CHE DEVONO PORTARE AVANTI LA CURA DEI FIGLI E DELLE FAMIGLIE, SUI MIGRANTI, SUI SENZA CASA CHE NON HANNO DOVE FARE LA QUARANTENA, SUI CARCERATI CHE VENGONO MASSACRATI ED UCCISI, TUTTI I SOGGETTI SOCIALMENTE ED ECONOMICAMENTE DEBOLI
Appunto per questo non condividiamo la retorica che le classi dominanti di questo paese stanno mettendo in atto, chiedendo “responsabilità” alla popolazione.
Della retorica della responsabilità fatta da un ceto politico irresponsabile non ce ne facciamo niente, non la condividiamo e non la accettiamo.
SE QUARANTENA DEV'ESSERE, RIVENDICHIAMO REDDITO UNIVERSALE DI QUARANTENA PER TUTTE E PER TUTTI
rivendichiamo l'insolvenza dei debiti accumulati durante la quarantena, rivendichiamo il blocco degli sfratti, i domiciliari subito per i detenuti, il permesso di soggiorno per motivi di cura a chiunque ne faccia richiesta;
Rivendichiamo la riapertura, con adeguati protocolli sanitari e di sicurezza appositamente concordati, di tutte le attività del terzo settore che assicurano servizi sociali parastatali a larghissime fasce di popolazione in difficoltà
È vergognoso che non sia stato ancora dato potere alle autorità locali di espropriare locali e cliniche private per affrontare l'emergenza e di precettare i medici delle stesse per curare i malati.
SE EMERGENZA DEVE ESSERE, RIVENDICHIAMO LE LIBERTÀ ELEMENTARI DI ESPRESSIONE DEL PENSIERO E DI ORGANIZZAZIONE POLITICA, CHE VANNO ESERCITATE PER FARE PRESSIONI SU UN GOVERNO SCHIAVO DI CONFINDUSTRIA COME SI STA DIMOSTRANDO QUELLO CONTE. IN PARTICOLARE QUELLE SINDACALI
non è assolutamente accettabile che ai sindacalisti che promuovono gli scioperi spontanei di questi giorni vengano comminate denunce penali. Se è possibile regolare le attività del commercio di beni primari che riguardano milioni di persone, è possibile anche garantire in maniera sicura la libertà di dissenso che è stata garantita a tutte e tutti dalla Costituzione del 1945
**LE LEGISLAZIONI DI EMERGENZA EMANATE IN ITALIA IN QUESTI ULTIMI DECENNI HANNO SEMPRE FATTO TUTTO IL CONTRARIO CHE RISOLVERE I PROBLEMI: LI HANNO AGGRAVATI, COPRENDO LE RESPONSABILITÁ POLITICHE ED ASSICURANDO L'IMPUNITÁ E GROSSI PROFITTI PER NUMEROSI GRUPPI ECONOMICI. **
La lista è lunga: da quelle emanate per le zone rosse di Genova, a quelle che riguardavano le minacce terroristiche degli anni 2000, alle legislazioni su alluvioni e terremoti, a quelle contro gli immigrati. La precedente ha sempre partorito la successiva: sempre in scala maggiore.
Oggi siamo nelle nostre città e dei nostri quartieri per continuare la nostra opera di supporto a tutte e tutti quelli (tantissimi) che stanno al di fuori dei confini del nostro stato sociale ed in questo momento soffrono l'irresponsabilità delle nostre classi politiche
DA DOMANI, APPENA FINIRÀ LA QUARANTENA, SAREMO IN PIAZZA PER FARE PAGARE AI VERI RESPONSABILI I COSTI DI QUESTA CRISI